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CHIESE RUPESTRI
MATTINATA “Coppa del Principe”
La “Grotta delle Colonne”
Nei pressi del porto di Mattinata, in località “Coppa del Principe”, abbiamo localizzato alcuni ipogei paleocristiani rimaneggiati, tuttavia leggibili, utilizzati ad ovili. Li abbiamo solo visitati, perché non ci hanno permesso di fare rilievi e fotografie. Altri complessi, ricordati dal farmacista Matteo Sansone, oggi appaiono completamente distrutti.
Preceduto da uno spiazzo rotondeggiante, dove rovi ed erbacce denunziano lo stato di abbandono del luogo rurale, si trova un’ampia caverna, il cui ingresso ad arco ribassato è caratterizzato dal fatto di essere costruito con la tecnica del muro a secco. Dopo averlo attraversato, però, notiamo gli stipiti ben elaborati in pietra da taglio di un probabile originario portale.
L’interno presenta un ampio e unico ambiente con cinque grosso colonne cilindriche (da cui l’appellativo di “Grotta delle Colonne”), di diverse altezze e circonferenze, rispettivamente, due da m 2,70 ca., una da m 3, da m 1,00 e m 2,50. Quattro di esse sono disposte al centro e una in fondo alla gola; sono tutte rivestite di mattoni di pietra gentile e intonacate. Esse sostengono l’irregolare volta terminante a cupola, ma leggermente schiacciata, al centro della quale si apre un lucernario.
La grotta non presenta tracce di sepolture, ne segni tali da far pensare ad un sepolcreto. Persone anziane del posto hanno riferito che, un tempo, sull’intonaco delle colonne erano ben visibili tracce di affreschi. Ciò, unito ai suoi elementi strutturali, ha indotto il prof. R. Battaglia, dopo averla visitata in occasione di una campagna paleo-etno-geografica sul Gargano, a ipotizzare che lo speco, dopo essere stato quasi certamente frequentato dall’uomo della pietra, è divenuta in seguito un luogo di riunione o forse una chiesa dei primi cristiani della zona.